Enogastronomia Roma: gli antipasti romani, tante sfiziosità per stuzzicare l’appetito!
Scopri tutte le delizie tipiche della cucina romana, ideali per spezzare la fame o aprire in bellezza un buon pasto nella Capitale!
Il supplì, maestro di cerimonie degli antipasti romani
Uno dei protagonisti immancabili di una tavolata dove trionfano gli antipasti della cucina romana è senza dubbio il supplì. Molto simile al famoso arancino preparato in Sicilia, il supplì tipico della gastronomia romana presenta una differenza fondamentale, ovvero che il riso, l'ingrediente principale, viene messo a cuocere direttamente nel ragù. Questo procedimento permette a tutti i componenti di insaporirsi e rendere la preparazione davvero saporita. Una delle peculiarità del supplì è il cuore filante, dovuto al cubetto di mozzarella inserito in maniera sapiente che durante la cottura si scioglie alla perfezione. Ecco dunque che se il supplì viene consumato come da tradizione dividendolo a metà, le due parti rimangono unite da un filo. Per tale motivo questo antipasto si è guadagnato il nome di supplì al telefono. Nonostante ne esistano versioni adatte anche agli amanti della cucina vegetariana, i supplì originali sono ben poco dietetici e soprattutto ottimi per quanti vogliono assaggiare un sugo di carne ricco e saporito. Scegliere i locali nei dintorni di Roma dove mangiare questo tipico street food non sarà difficile, dato che molti sono specializzati nel preparare i supplì a regola d'arte. Il segreto per riconoscere quelli davvero ottimi sta nella frittura: i supplì devono essere immersi in olio bollente che ha raggiunto i 180°, ma non friggere troppo a lungo. Potrebbe sembrare un piatto in apparenza semplice, eppure perfezionare la tecnica e i tempi giusti per ottenere un perfetto risultato filante non è alla portata di tutti. Per questo motivo, piuttosto che cercare di replicare la famosa ricetta in casa, meglio concedersi un weekend fuori porta a Roma e assaggiare questi sfizi.
La pizza e la pinsa: ingredienti poveri, gusto ricco
Un piatto che tipicamente si accompagna al supplì è sicuramente la pizza: a differenza della famosa versione napoletana divenuta popolare in tutto il mondo, la pizza romana è per antonomasia rossa e viene servita molto sottile; è possibile gustarla calda appena sfornata presso i tanti forni della città, che hanno prezzi molto economici. In alternativa, perché non assaggiare la pinsa? Anche se la ricetta dell'impasto base prevede sempre ingredienti semplici e piuttosto poveri, la pinsa è un lievitato che ha riscosso grandissimo successo come piatto gourmet. Quel che la rende così unica è la lunghissima idratazione dell'impasto. Il modo migliore per ottenere una pinsa a regola d'arte è quello di avere pazienza: come tutte le cose davvero buone serve tempo per ottenere un risultato perfetto. Una volta che lo speciale mix di farine avrà lavorato in sinergia con l'acqua per dare vita a una pasta elastica e modellabile, vengono realizzate delle forme ovali da cuocere in forno. La pinsa romana assomiglia a una vera e propria tela bianca, che può essere impreziosita da una tavolozza di colori, ovvero di ingredienti tra i più disparati, aggiunti a freddo. Sono molto amate le versioni con broccoli e salsiccia, alla parmigiana oppure quelle più gourmet con la mortadella e il tartufo.
Dall'orto alle colline fino al litorale: gli antipasti della Capitale
Gli altri antipasti della tradizione romana spaziano fino a includere pietanze a base di ingredienti che si possono trovare freschi e di ottima qualità nelle vicinanze della capitale. Alcuni raccontano usanze contadine non del tutto dimenticate: è il caso di fave e pecorino romano, un piatto semplice che ricorda le abitudini delle campagne laziali. In questo piatto molto semplice la sapidità del pecorino romano ben si sposa alla dolcezza e alla freschezza delle fave. Spostandosi più verso il mare troviamo un altro ottimo antipasto tipico della gastronomia romana del litorale, ossia i crostini con le alici. Anche in questo caso il contrasto fra la salinità delle alici e la scioglievolezza del burro dà vita a un mix perfetto. Un altro prodotto ittico molto amato dai romani è il capitone, che viene tagliato a tocchetti e spesso consumato come antipasto nelle versioni alla romana oppure marinato. Le due diverse preparazioni, rispettivamente in rosso e immerse in una marinatura acida e poi fritte, riescono a ingentilire un pesce decisamente saporito. Sono poi immancabili i carciofi, principi della gastronomia capitolina. Noti in tutta Italia per essere tra le varietà che raggiungono risultati qualitativamente eccelsi, questi ortaggi sono coltivati prevalentemente nella zona compresa tra Ladispoli e Civitavecchia e vengono consumati imbottiti con un ripieno di prezzemolo tritato, mentuccia romana, aglio, pangrattato e qualche piccola acciuga. Infine, un altro antipasto molto comune e davvero gustoso è il mix di fritti, tra cui spiccano in particolar modo nel periodo natalizio i frittelli, ossia le cime del cavolo romanesco che vengono avvolte in una deliziosa pastella e cotte in olio bollente per il tempo necessario affinché assumano un bel colore dorato.
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